Workshop “Useless is more. Gli scarti come nuovo valore”

Sabato 24 novembre 2018 presso l’Urban Center di Bologna si è tenuto il workshop ludico-partecipativo Useless is More: gli scarti come nuovo valore.
L’iniziativa è stata promossa da Kiez.Agency, in collaborazione con deltastudio, nell’ambito della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2018.

Introduzione
Il workshop è stata un’occasione di incontro e di riflessione concreta sul nuovo ruolo che gli scarti assumono nel contesto urbano della città di Bologna.
I partecipanti hanno avuto modo di presentarsi e introdurre le esperienze o iniziative che conducono sul tema.
La partecipazione ha visto un mix di soggetti diversi, da rappresentanti di esperienze virtuose a studenti curiosi, da giovani imprenditori sociali a progettisti europei.

Presentazione
La riflessione prende avvio a partire dalla dissertazione dottorale Strategie urbane integrate per affrontare la crisi dei rifiuti urbani. Nuove opportunità per un’architettura civica. Gli scarti sono un fenomeno inevitabile e pervasivo, fanno parte delle nostre vite e contribuiscono a dar forma alle città. I rifiuti sempre più costituiscono una minaccia per l’ecosistema, poiché la loro produzione non tende e diminuire e la loro gestione è spesso complicata.
La parte più consistente della riflessione affronta il rapporto tra i flussi di scarti e lo spazio urbano nelle nostre città e cerca di capire in che modo la gerarchia dei rifiuti promossa dall’Unione Europea (schema a piramide ribaltata) – utilizzata prevalentemente in ambito economico – si traduce in spazi urbani ed architettonici. Un esempio utile per capire tale approccio è il caso di R-Urban a Parigi.
Per avviare una strategia che tenda a generare nuovo valore dagli scarti, un concetto chiave è quello del “gioco”, che è alla base della strategia PlayCity promossa da deltastudio.
Playcity è una strategia di rigenerazione urbana in cui il gioco è inteso come modalità di comprensione e pratica di intervento individuale e collettiva, finalizzata a promuovere azioni basate sul divertimento, l’etica, il coinvolgimento del corpo e dei sensi, l’informalità, la libertà e la cooperazione.
Progetti come PlayTaranto, Albula e Playgraph, ed altri esempi, mostrano come la produzione di nuovo valore passi attraverso la creazione di nuovi spazi civici, mediante interventi che creano le condizioni per l’avvio di processi sistemici ed incrementali nel tempo.

Sfoglia le slide della presentazione.

FASE 1 – Proposta e scelta delle sfide
Alla luce delle riflessioni e degli esempi mostrati, ad ogni partecipante è stato chiesto di indicare su un post-it una sfida da affrontare in un contesto urbano e contemporaneo. I post-it hanno dato forma, così, ad una bacheca di sfide a cui ogni partecipante ha dato due preferenze attraverso un bollino adesivo. Le due sfide che sono emerse dalle preferenze sono state:
Sfida 1: L’acqua è un rifiuto? Come riciclare, ridurre, riutilizzare
Sfida 2: Diffondere e praticare il riuso

FASE 2 – Tavoli di lavoro
I partecipanti si sono suddivisi in due tavoli e hanno sorteggiato quale ruolo giocare nell’ambito della sfida da affrontare, scegliendo tra quello di cittadino, tecnico comunale, politico, commerciante, lavoratore e turista.
Ognuno ha definito le principali caratteristiche del suo nuovo ruolo, astraendosi da se stesso per agire e pensare da un nuovo punto di vista; sono emerse così nuove personalità che, affiancate dai moderatori, hanno iniziato a confrontarsi sulla sfida da affrontare compilando una scheda del progetto.

La scheda è stata pensata come un canvas composto dalle seguenti caselle:
• Titolo
Un nome significativo per il progetto?
• Contesto
Cosa caratterizza lo stato delle cose? Quali bisogni ci sono? Quali potenzialità?
• Gestione:
Come può funzionare questo progetto? Quale schema permetterà di mantenere in funzione il progetto? Cosa lo renderà sostenibile?
• Soggetti coinvolti
Chi è necessario coinvolgere per la buona riuscita del progetto? Quali sono quei soggetti che possono portare cambiamento? Come è possibile coinvolgerli?
• Breve descrizione del progetto
Quali azioni vengono messe in campo per la realizzazione del progetto immaginato? Quale processo?

FASE 3 – Restituzione
I due gruppi di lavoro hanno elaborato due proposte diverse:

1. H2BO
Tra i problemi fatti emergere, si è scelto di lavorare sulla difficoltà di accesso sia fisica che di costo alla risorsa acqua, e di come rendere più sostenibile il suo contenimento e trasporto.
Il gruppo ha lavorato su come rendere disponibile e gratuita la risorsa senza grandi e onerosi interventi sulle infrastrutture, ma creando una linea di borracce sostenibili che si possano riempire gratuitamente in qualsiasi esercizio commerciale aderente all’iniziativa. Una forma di sharing diffuso, come oggi succede per le connessioni wi-fi, che possa trasformarsi nel tempo in un vero e proprio brand territoriale, in cui Bologna diventa la prima città al mondo ad offrire a chiunque acqua gratuita sempre, e gestita in maniera sostenibile.
Il progetto prevede la collaborazione tra il principale gestore della risorsa (Hera) ed esercenti commerciali. Questi, identificati con un logo ed un circuito, avranno sia benefici di immagine che maggior accesso di fruitori.
Il progetto potrebbe iniziare con una fase di test in centro storico e con maggiore precisione nell’area universitaria, contesto nel quale si trova la compresenza di una maggiore domanda ed alta disponibilità di offerta commerciale.

2. (S)Packaging
Uno dei problemi emergenti della produzione dei rifiuti è la gestione del packaging, dall’acquisto di oggetti online ai sacchetti della verdura nei supermercati: come fare a ridurre l’utilizzo e sensibilizzare il cliente?
Il gruppo ha ipotizzato di lavorare su diverse scale, dalla grande alla piccola distribuzione, cercando la collaborazione dei commercianti e ipotizzando di attuare politiche che incentivino la dinamica del “vuoto a rendere”, educando sia gli intermediari della distribuzione che i clienti finali al concetto di recupero.
Si è deciso di iniziare a lavorare sul commercio di vicinato, avviando una fase di sperimentazione in una ipotetica via Fondazza, in cui creare una nuova filiera composta da luoghi per commercio, stoccaggio temporaneo di imballaggi e trasformazione di questi per reimpiego e il riciclo dei materiali raccolti, trasferendo gli scarti complessi in appositi punti di smistamento e trasformazione attraverso un servizio di mobilità sostenibile (cargo bike).
Rendendo visibile il processo di creazione del nuovo valore, dedicandogli degli spazi e integrandolo nella vita quotidiana di un quartiere, si riuscirebbe ad andare oltre il concetto di raccolta differenziata e trovare soluzioni ad hoc in un sistema complesso, valorizzando al massimo le interazioni con il contesto specifico.L’incontro si è concluso con il racconto delle reciproche sfide e una discussione finale.

  • type: workshop
  • location: Bologna [BO] – Italy
  • project year: 2018
  • project: deltastudio
  • project leader: Saverio Massaro
  • collaborators: Kiez.Agency
  • photographer: Kiez.agency